Tra le varie novità previste dal Nuovo Codice degli Appalti troviamo le disposizioni riguardanti gli affidamenti diretti: scopriamone di più e vediamo qual è la modulistica corretta da utilizzare.
Il nuovo Codice mira a semplificare le procedure di affidamento, garantendo al contempo la consultazione del maggior numero di operatori.
Qui di seguito troviamo tutte le nuove regole per le procedure di affidamento in base all’importo:
Indice dei contenuti
Nel corso degli anni, la normativa ha introdotto procedure negoziate “semplificate”, tra cui l’affidamento diretto, che è stato regolamentato completamente dal nuovo Codice.
Grazie a questa procedura, le amministrazioni pubbliche hanno la possibilità di affidare servizi, come la progettazione o la realizzazione di opere, senza la necessità di indire una gara d’appalto.
Professionisti, stazioni appaltanti ed imprese, devono dunque orientarsi tra le novità principali della riforma: per questo motivo è importante conoscere schemi di atti e modelli operativi da utilizzare.
Nella rassegna qui di seguito forniamo una panoramica sui nuovi moduli da impiegare: alla fine dell’elenco avrete la possibilità di scaricare tutti i moduli citati.
Nel quadro del Programma di razionalizzazione degli acquisti della Pubblica Amministrazione esistono determinati strumenti di negoziazione telematici che consentono alle PA di gestire autonomamente le proprie gare di appalto sia per importi inferiori che superiori alla soglia comunitaria.
Si ricorda che dal 2018 è scattato l’obbligo di utilizzo delle Gare Telematiche per la Pa: l’utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici nello svolgimento di procedure di aggiudicazione è pertanto esclusivo. L’invio di tutta la documentazione avviene all’interno di un sistema computerizzato che garantisce segretezza e riservatezza.
Attualmente esistono tre strumenti per operare con le gare telematiche:
La Richiesta di Offerta (RdO) è una procedura negoziata che avviene in modo telematico per acquisire preventivi o offerte. Ci sono quattro tipi di RdO tra cui scegliere, a seconda delle esigenze dell’Amministrazione:
Il capitolato d’appalto è un documento tecnico, spesso incluso insieme a un contratto di appalto. Esso contiene le informazioni tecniche dettagliate sulle opere o i servizi che verranno realizzati a seguito del contratto.
Questo documento è parte essenziale del contratto e fornisce le istruzioni specifiche su come svolgere il lavoro o i servizi previsti. Il capitolato d’appalto serve a garantire che sia l’ente che offre il lavoro che l’appaltatore capiscano in modo chiaro cosa dovrà essere fatto e quali requisiti tecnici dovranno essere rispettati durante l’esecuzione del progetto.
Quando l’importo è inferiore a 40.000 euro, gli operatori economici possono attestare il possesso dei requisiti richiesti mediante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Questo significa che possono presentare una dichiarazione scritta in cui affermano di soddisfare i requisiti richiesti senza dover fornire ulteriori documenti di supporto.
Tuttavia, se l’importo è superiore a 40.000 euro, gli operatori economici devono utilizzare il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE).
L’offerta economica rappresenta l’impegno negoziale dell’azienda e la sua reale volontà, senza bisogno di ulteriori informazioni esterne o dichiarazioni aggiuntive.
In altre parole, l’offerta economica è il prezzo offerto dall’azienda e contiene tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione sull’accettazione dell’offerta.
La tracciabilità dei flussi finanziari è un sistema che permette di seguire e monitorare il movimento dei soldi in determinate transazioni o operazioni finanziarie e aiuta a prevenire e contrastare il coinvolgimento di organizzazioni criminali o mafiose negli appalti pubblici e nell’economia legale in generale.
Grazie alla tracciabilità dei flussi finanziari, gli inquirenti possono condurre indagini più efficaci per scoprire eventuali infiltrazioni criminali e combattere il coinvolgimento di organizzazioni illegali nelle attività economiche legittime.
È un documento emesso dalla pubblica amministrazione o da un’altra organizzazione prima di avviare il processo per assegnare un contratto pubblico. Con questo avviso, la pubblica amministrazione o l’organizzazione esprime ufficialmente la sua intenzione di cercare un fornitore per eseguire un lavoro o fornire un servizio specifico, segna l’inizio del processo di gara d’appalto e invita le aziende interessate a partecipare presentando le loro proposte.
Anche in questo caso la RdO va presentata tramite gli strumenti telematici di negoziazione che abbiamo precedentemente citato.
Ma questa volta si mettono in pratica principi diversi.
Come anticipato, il Confronto di preventivi è una modalità di negoziazione in cui, a differenza della Trattativa Diretta, è possibile invitare più di un’azienda a partecipare. Infatti, in ogni caso di affidamento diretto, le Linee Guida n. 4 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) consigliano come “migliore pratica” il confronto tra i preventivi forniti da due o più aziende. (Si fa comunque presente che le linee guida Anac non sono più vigenti con nuovo codice).
Sebbene si applichino le stesse premesse fatte in precedenza per tutti i moduli allegati, quelli dedicati al Confronto di preventivi presentano alcune differenze formali rispetto a quelli utilizzati per la Trattativa Diretta.
Infine esiste un’opzione alternativa chiamata “Avviso Pubblico per Indagine di Mercato“.
Questa è una fase preliminare di dialogo tecnico, non competitivo, che le Stazioni Appaltanti possono avviare per ottenere consulenze utili nella preparazione del capitolato tecnico. Tuttavia, è importante notare che questi contatti non devono impedire la concorrenza tra i potenziali fornitori.
L’Avviso Pubblico per Indagine di Mercato non ha lo scopo di preselezione o prequalificazione dei fornitori, ma è mirato esclusivamente a ottenere informazioni, in una fase preliminare, riguardo agli aspetti tecnici del futuro appalto. In sostanza, è un’opportunità per la Stazione Appaltante di raccogliere dati informativi e preparatori prima di avviare formalmente la procedura di gara.
È possibile trovare tutti i moduli menzionati qui.
Fonte: articolo della redazione, in collaborazione con il dott. Luigi Fadda
Interessante, molto chiaro.
Complimenti.
Grazie.
Segnalo che due moduli aperti a campione riportano il riferimento al Codice 50/2016
EDIT: Come non detto, quelli aggiornati sono segnalati chiaramente 🙂
Grazie per le informazioni, per quanto riguarda il capitolato di appalto è disponibile il solo frontespizio, renderete disponibile anche l’intero modulo? Grazie!
uTILISSIMO ARTICOLO!
Grazie per questa sintesi fatta molto bene. Anche i moduli sono risultati utilissimi
Grazie molto utili.
Il modello di determina nomina RUP non riesco a visualizzarlo. come faccio. Grazie
Quella che viene chiamata indagine di mercato è a tutti gli effetti una consultazione preliminare ex art. 77 del dlgs 36/2023. L’indagine di mercato (per intenderci quella dell’all. II.1 citata all’art. 50 del Codice) è finalizzata esclusivamente ad individuare gli OOEE da invitare. Personalmente, da una interpretazione letterale delle lettere a e b del co. 1 dell’art. 50 che recitano “… anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante“, dubito che per l’AD sia ammesso (mi permetto di dire sia sensato) avviare un’indagine di mercato